(FONTE CORRIERE DELLA SERA)
Quarant'anni fa i Fab Four per la prima e unica volta in Italia
Beatles a Milano: un concerto nella leggenda
La «data delle date» per i beatlesiani è quella del primo concerto in assoluto in Italia del quartetto di Liverpool, ovvero quello al Vigorelli di Milano, il 24 giugno del 1965 (i Beatles suonarono poi il 26 al Palasport di Genova e il 27 e 28 al teatro Adriano di Roma). Il tour, organizzato da Leo Wachter («inventore» tra l'altro del Ciak, che ha segnato una svolta nel teatro milanese) arriva nel momento magico dei Beatles. L’anno prima erano stati consacrati idoli mondiali dal loro viaggio negli Usa e nel ’65 «Help» segna il culmine della loro affermazione.
L'ARRIVO - Paul, Gorge, John e Ringo arrivano da Lione a Milano la sera del 23 in treno: sbarcano dal Trans Europa Express, il T.E.E. come si diceva allora familiarmente, alla Stazione Centrale. Oltre tremila fan sono in attesa pronti a replicare le scene di isteria che accompagna ogni loro apparizione. Per evitare problemi il treno viene fatto arrivare però su un binario diverso da quello ufficialmente previsto, dove soltanto pochissimi riescono ad arrivare per vederli scendere: i Beatles e vengono prelevati da quattro spider Alfa Romeo rosse. E portati all’Hotel Duomo.
I Favolosi 4 sulle guglie del Duomo di Milano |
LE FOTO - Proprio qui, in una sala dell'hotel, si tiene la conferenza stampa (per evitare trabocchetti il manager Brian Epstein ottiene che le domande dei giornalisti fossero rivolte a Watcher che poi le avrebbe tradotte a lui in yiddish). E sempre e qui, sulla terrazza, viene scattata la famosa serie di foto del quartetto con alle spalle le guglie del Duomo. L'unica altra tappa del breve soggiorno milanese è un night, il Charlie Max di via Dogana.
DOPPIO SET - Al Vigorelli è previsto un doppio «set»: in pratica i concerti milanesi dei Beatles sono due, uno alle 16, sotto un sole cocente e con 38 gradi, davanti a settemila persone; l’altro la sera, con un pubblico molto più numeroso, circa 20mila spettatori, e più adulto. Prezzi: duemila lire sul prato, mille lire per i posti sulle tribune. I concerti sono presentati e introdotti da Lucio Flauto e Rossella Como e prima dei Beatles si esibiscono alcuni artisti italiani: ci sono Peppino Di Capri con i suoi Rockets, Fausto Leali e i Novelty, Maurizio e i New Dada…. I suoni sono (e saranno anche con il quarteto di Liverpool) quelli possibili per un'epoca in cui ancora non esiste è una «uscita» unica per i suoni: c'è un impianto per le voci, ci sono gli amplificatori (i leggendari Vox) per le chitarre e la batteria (difficilissma da amplificare) deve farsi sentire così com'è. Ma infine, eccoli, i Beatles: salgono sul palco in abito scuro, camicia bianca e cravatta. John Lennon imbraccia la sua Rickenbacker e indossa un berretto blu, Ringo Starr si siede dietro la famosa Ludwig con l’inconfondibile logo del gruppo, George Harrison imbraccia la sua Gretsch e Paul McCartney il basso Hofner a cassa di violino. Paul si avvicina al microfono salutando il pubblico con un «ciao» e cercando di dire qualche frase appena imparata in italiano per presentare il gruppo. Poi via con «Twist and Shout»: la magia comincia e sarà irripetibile.
Paul & John durante il Concerto al Vigorelli di Milano EPI2012 |
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